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domenica 23 febbraio 2014

Superbike 2014: Laverty, Cluzel, Salom e Guintoli i trionfatori d'apertura


Colpi di scena, bandiere rosse e favoriti: da Phillip Island si è assistito ad una tappa inaugurale avvincente ma non per la quale. Il primo centro, quello conquistato da Laverty nel round 1, ha riportato la Suzuki in vetta - seppur per poco - nel mondiale delle derivate. Risultato mancante alla casa giapponese dal 2010, quando la gestione era in mano ad Alstare e l'ultima vittoria era siglata da un Leon Haslam che, nonostante sia lo stesso individuo, sembra avere poco in comune con quello del team Pata Honda Racing.Il riscatto nella gara due è giunto dal poleman Guintoli, "avvantaggiato" dall'inconveniente tecnico di cui è rimasto vittima l'ex compagno di squadra ed unico pilota Aprilia a finire sul podio dopo il fuoripista di Melandri avvenuto nel corso della gara.Ottimo l'esordio della F3 marchiata Yacknick, trionfante davanti al pubblico australiano in questa prima prova. Anche la prova di Cluzel fu caratterizzata da una perdita d'olio con conseguente esposizione della bandiera rossa, ormai divenuta una prassi dopo la tappa del Nurburgring 2013. Alle spalle del transalpino (che così ottiene la prima vittoria per la casa di Schiranna) si sono piazzati un combattivo Coghlan ed il partenopeo De Rosa, all'esordio nella media cilindrata del WSBK ed all'altezza della competizione nonostante l'inferiorità della sua CBR.Vittoria doppia per Salom e la Kawasaki, con l'iberico che è giunto davanti al favorito Canepa nel corso delle due manche di gara.






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venerdì 7 febbraio 2014

SBK 2014: Sykes detta legge ai test di Jerez


Dopo una prima giornata di test a Jerez de la Frontera condizionata dalla pioggia, oggi le condizioni climatiche sono state migliori, tanto che i piloti di Aprilia, Kawasaki e Honda sono riusciti anche ad effettuare qualche giro con le gomme da asciutto. Ora bisognerà aspettare il 17 ed il 18 febbraio prima che i piloti possano nuovamente scendere in pista, precisamente a Phillip Island, pochi giorni prima dell’inizio della stagione.

Questa giornata è servita soprattutto a Sylvain Guintoli per riprendere confidenza con la moto: la doppia operazione alla spalla non gli ha permesso di tornare prima, ma il pilota francese, nonostante una piccola scivolata senza conseguenze, non sembra aver avuto particolari problemi. Test nella norma per il campione del mondo Tom Sykes, che assieme a Loris Baz si è concentrato su piccoli dettagli nella messa a punto: ottiene il primo tempo ufficioso di oggi davanti al compagno di squadra.

Terza piazza per Marco Melandri, che dopo la brutta caduta di ieri è tornato in sella ed ha continuato il lavoro sulla sua RSV4: il feeling c’è, ma forse è mancata l’occasione oggi per spingere al massimo. Per Jonathan Rea (quarto), Leon Haslam (settimo) ed il tester Michele Magnoni si è trattata di una giornata di lavoro sulla nuova elettronica della CBR, mentre David Salom ed i rookie Jeremy Guarnoni e Alessandro Andreozzi hanno continuato il proprio lavoro di sviluppo delle Kawasaki “EVO”.

Diana Tamantini

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sabato 4 gennaio 2014

Superbike


Tissot-Superpole 2014: sapore di MotoGP


"i primi venti classificati nel combinato delle sessioni di libere 1, 2 e 3 accederanno alla Superpole.
I migliori dieci dei tre turni di libere prenderanno direttamente parte alla Superpole 2, mentre i classificati dall'undicesimo fino al ventesimo posto dovranno disputare la Superpole 1 e, per i primi due di questo frangente di qualifica, passare alla seconda fase."
Non è (solo) il regolamento attuato da Ezpeleta nel corso della stagione 2013 per la classe regina, ma quello della Superpole per la categoria massima delle derivate di serie.
Il WSBK comincia ad entrare sempre più nell'ottica Dorna e lo fa dai turni di qualificazione.
Più un "copia e incolla" che una novità: visto che la formula è identica a quella attuata nella MotoGP.
Ne sono cambiate di regole in questi anni, forse troppe. Non ci sono più i Flamini, ne la Infront. Adesso c'è il colosso spagnolo che - con una manovra del genere - sembra voler cominciare a sopperire uno dei campionati più belli di sempre, a vantaggio della loro creatura; mista tra prototipi ed ibridi dei due, dal nome di CRT.
La più bella vista finora? Quella del giro secco.
I piloti avevano a disposizione un solo tentativo, dove davano il massimo per un buon piazzamento. Non era detto che il migliore lo fosse anche in gara, quindi si assisteva a qualche sorpasso in più. Era buona per i privati e le wild- -card perché, oltre a divenire protagonisti per un solo giro (mettendo in mostra i loro sponsors), potevano avvantaggiarsi di qualche errore o caduta da parte dei top riders. Poi c'era il commento di Giò di Pillo, passato in forza su Eurosport con Ringo ed il preparatissimo Toti. Memorabile il suo "mette in crisi la ciclistica".
Insomma, la nuova SBK sembra sprofondare sempre più in basso; e la dimostrazione viene dal commento del ragioniere Fantozzi in merito alla nuova Tissot-Superpole.