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giovedì 30 gennaio 2014

Old rods: la BUT da Motomondiale


Non era nota per la quale, tanto meno vincente od appoggiata da chissà quale colosso industriale: la H.O. fece parte del Motomondiale, anche se in minor misura.
Tale progetto, creato Michel Houzé ed Eric  "Pépé" Offenstadt, nacque con un preciso scopo: realizzare una moto da corsa totalmente francese. Purtroppo (per ragioni tecniche) l’obbiettivo primario falli all’istante, visto che l’artigiana transalpina era mossa da un propulsore derivato dalla Kawasaki H2 750, “amputato” di un cilindro ed a cui vennero attuate numerose modifiche come il raffreddamento a liquido ed un ingegnoso sistema a doppia ammissione tramite un due carburatori  Gurtner (uno da 32Ø nel cilindro e uno da 28Ø nel carter). Infine, i cilindri superstiti erano dotati di sette travasi d’aspirazione ed altri tre – uno più due booster – allo scarico; sviluppando così una potenza complessiva di 80 cv per 10500 giri/min.
Il telaio era un monoscocca in alluminio, anche se la vera particolarità di questa moto era la forcella anteriore.
Ideata, brevettata e realizzata dallo stesso "Pépé", si trattava di un sistema soprannominato "a ruota spinta" per via un parallelogramma che agiva su un singolo ammortizzatore, con la funzione di ridurre al massimo il cambiamento dell’avancorsa durante le frenate, assicurate da una pinza libera di ruotare intorno ad un'asse della ruota davanti e montata in maniera radiale.

La moto venne fatta provare a Olivier Chevallier, lo stesso che la portò al debuttò l’anno seguente con il nome BUT, in onore della catena francese di negozi d’elettrodomestici che aveva appoggiato l’avventura dei due soci nella Motomondiale del 1978.
La H.O. (o BUT) non era vincente, ne una specie di "moto- laboratorio" come la cugina Elf (nota per gli innumerevoli brevetti che metteva in mostra in qualunque competizione).Era considerata più "rivoluzionaria" che innovativa, vista l'indole di cui era dotata da parte dei due soci che la crearono.
Intanto Eric Offenstadt, ancora in attività, ha promesso l’uscita della sua ultima moto per questo 2014, battezzata già "Geco" e munita di sospensioni ancora sconosciute, così come il propulsore: speriamo che sia vincente.

Edo Chiesa e Paolo Cudia


lunedì 13 gennaio 2014

Dakar 2014 (moto/quad): Despres torna a vincere



Abbiamo dovuto attendere otto prove dall'inizio della maratona, finalmente è arrivato.
Cyril Despres torna vittorioso, cogliendo il primo successo in questa edizione.
Il transalpino di Yamaha ha dovuto attendere otto prove prima di occupare il gradino più alto del podio.
Ha portato a termine la prova dopo cinque ore e ventitré minuti di gara, precedendo Joan Barreda di +2'09" ed il rivale storico Coma altrettanti sei secondi.
Ormai il francese ha un gap di due ore abbondanti in classifica generale, con l'iberico di KTM che continua a comandare incontrastato sul connazionale di casa Honda, primo inseguitore ed attardato di trentotto minuti.
Ignacio Casale comincia a fare sul serio, vincendo per la seconda volta di fila e nuovamente sull'olandese Husseini (+8'38") e l'uruguaiano Lafuente (+15'25").
Il cileno rafforza il distacco nel ranking generale, portando il vantaggio su Lafuente a ventuno minuti e di quarantacinque minuti sul polacco Sonik.
L'aggiornamento auto/camion sarà pubblicato tra più di un'ora, dove sarà presentata la tappa di domani. Facebook








domenica 12 gennaio 2014

MotoGP 2014: Marquez Show al Superprestigio



Non si sarà aggiudicato la Superfinale dell'evento in questione, ma Marc Marquez ha dato uno spettacolo ineguagliabile al pubblico catalano.
Il giovane iridato della MotoGP ha ben esordito in questo primo appuntamento, trionfando nella categoria riservata ai piloti del Motomondiale ed ingaggiando un duello serratissimo con il campione AMA flat-track Brad Baker.
La bagarre con il collega statunitense si è prorogata per diverse tornate, fino a quando i due entrano in contatto a pochi giri dalla fine. Marquez ha avuto la peggio, rialzandosi e finendo verso la sesta posizione fino a quando rimase vittima di un'altra caduta.
Baker vince davanti Pol Espargarò, Marquez termina ultimo ma felice ed acclamato dal pubblico.
I due hanno commentato a caldo l'enfasi di questa Superfinale, dandosi appuntamneto per il prossimo anno allo stesso evento.



MotoGP 2014: Tardozzi torna in Ducati... ma in MotoGP


Forse ha ragione Venditti quando in "Amici mai" cita il verso <<Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano>>.
Davide Tardozzi è ufficialmente il nuovo team manager di Ducati Corse.
Il ravennate torna a Borgo Panigale nelle stesse vesti di prima, nel consueto abbigliamento rosso e ritrovando qualche amico di vecchia data, anche se lo farà dal muretto dai box della MotoGP.
Non è stata una scelta fatta per rimpiazzo nei confronti di Vittoriano Guareschi (passato al neonato Sky VR46 Moto3), bensì per far tornare un auge il marchio bolognese; solo che stavolta si punta ai prototipi.
Il manager che ha fatto la storia nelle derivate di serie sa cosa lo attende, anche se non sembra affatto scoraggiarlo perché, tra tanti successi, qualche nota negativa l'ha avuta. Basti pensare al ritiro di Foggy quando ancora doveva essere scovato Bayliss, per non parlare del titolo 2009 quando Haga se lo fece sfuggire di mano (tranne quello costruttori).
Intanto, se quest'ultimi acquisti, districati tra piloti e uomini punta di alto livello, potrebbe significare che da Ingolstad bolla qualcosa di grosso in pentola. Non pensate?



Tardozzi pilota prima di approdare in Ducati



venerdì 3 gennaio 2014

People

Pier Francesco Caliari: direttore generale EICMA e rider di natura


Classe 1961, piemontese di nascita e direttore generale di EICMA.
Letto così, sembrerebbe avere a che fare con il solito "colletto bianco". Rigido, pignolo, dall'aspetto serio ed intento al monetizzare.
PFC, fortunatamente, è di tutt'altra pasta.
Ho letto di lui qualche tempo fa su Riders, mensile del direttore Roberto Ungaro e tra le migliori riviste del settore.
Pier è si il direttore della kermesse meneghina che - da un secolo a questa parte - rende il capoluogo lombardo "capitale mondiale delle due ruote", ma un rider nato.
Amante delle cruiser di Milwaukee, possiede qualche modello customizzato e partecipa ad alcuni raduni (come quello tenutosi a Roma lo scorso anno).
Il suo passato lo vide tra i responsabili stampa di Ducati e Juventus, ma non si vanta per niente.
Non ti guarda dall'alto verso il basso. E' disponibile quando può, schietto quando si trova in mezzo agli amici. Non importa se "virtuali" di Facebook o meno: pensa e posta idee ed immagini senza curarsi di qualche maligno.
Lo incontrai in questa edizione di EICMA; era incasinato fino al midollo, ma si concesse un paio di minuti col sottoscritto.
Non è che fu il nostro primo incontro. Con Pier siamo "virtual-friends" da più di un'anno, quando lessi di lui su Riders.
Ogni tanto ci sentiamo, gli chiedo come procedono le battagli tra Confindustria e compagnie assicurative per cercare di concretizzare delle soluzioni allettanti per noi centauri: gli automobilisti sono più avvantaggiati rispetto a noi.
Spiega tutto senza giri di parole e qualcosa si sta muovendo.
Merito suo che, nonostante l'abito d'ufficio, passa nelle vesti di Motociclista (con la M ben in evidenza), i tatuaggi e la voglia di girare su due ruote che contraddistingue noi dai predicatori; perennemente contro questo stile di vita.
Un perfetto "dottor Jekyll e mister Hyde", solo che non ha tendenze omicide.
Auguri Pier! Ricorda che c'è un'amico quaggiù pronto a spedirti una bella cassata siciliana (appena posso).

Ps: metterei la firma per arrivare a 53 anni come lui!




lunedì 23 dicembre 2013

Una birra con...

Stefano Bonetti



Questo 2013 già sta andando in archivio e, sinceramente parlando, non è che mi abbia soddisfatto per la quale.
Certo, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio; però, tra tutte le persone cui ho avuto il piacere di conoscere, c'è Stefano Bonetti. O "il Bonny" come viene affettuosamente chiamato da alcuni fan.
Pluricampione italiano, ottimo piazzamento alla NW 200 nel 2012 ed un talento innato per le corse su strada. Solo l'averlo incontrato ad EICMA lo scorso novembre, stretto la sua mano ed aver passato una buona - seppur fugace - mezz'ora in sua compagnia e degli amici Tommaso Restelli e Federico Natali, ha aggiunto un qualcosa in più alla mia trasferta in terra lombarda che fu già soddisfacente.
Ragazzo modesto a cui piace correre in moto; e lo fa pure bene!
Chi lo conosce (così come i miei amici Dario Cecconi e Marta Covioli) sa quanto cuore mette nelle corse: pulisce i pistoncini dei freni con delicatezza, usando peraltro uno spazzolino e tanta cura.
Non c'è da stupirsi come questo centauro bergamasco, proveniente dalle sponde del Lago d'Iseo, abbia ottenuto un 5° posto a quella North West del 2012; un risultato che conta come una vittoria.
Ancora è afflitto dai postumi di quell'incidente di Macao dello stesso anno, in cui tutti trepidammo per le sue condizioni. Ci scherza su in questo episodio perché, quando gli chiesi com'era messo "a ferramenta", lui rispose <<ehm... ne ho un bel po' tra schiena e gamba! Se ti serve qualche perno, te li posso dare da 5 esagonale o a testa 13>>.
Abbiamo parlato un po' di tutto: dai circuiti d'oltre manica fino ai tracciati dell'europeo. Focalizzandoci sui punti cruciali di alcune curve e sulle necessità di praticare questo sport.
Credo di non conoscere tanto a fondo "il Bonny", però possono aiutare i video prodotti da MONDOCORSE e l'informazione settoriale di RoadRacingCore. Per il resto, non resta che augurargli altri 100 anni di successi, vita e felicità: tra pieghe e successi.
Happy birthday Bonny!!!

Ps: portalo a casa un TT!












mercoledì 18 dicembre 2013

Messaggio di benvenuto

Clutch & Gears

"Clutch & Gears": "frizione ed ingranaggi" tradotto letteralmente, "frizione e rapporti" per come viene inteso. Quegli stessi elementi che vengono utilizzati, curati, sostituiti o rigenerati in qualunque mezzo a motore; indipendentemente se due o quattro ruote, pista o strada , slick o tassello.
Questo blog nasce per dar voce a tutti gli appassionati di motori, senza filtri o condizionamenti di alcun genere. 
Che siate automobilisti, motociclisti, enduristi o qualunque altro genere non importa, ancora meno se dei semplici curiosi.
Leggete, scrivete (se vi va), pubblicate o commentate: nessun "professore" pronto ad aggredirvi.
Benvenuti in Clutch & Gears