Pier Francesco Caliari: direttore generale EICMA e rider di natura
Classe 1961, piemontese di nascita e direttore generale di EICMA.
Letto così, sembrerebbe avere a che fare con il solito "colletto bianco". Rigido, pignolo, dall'aspetto serio ed intento al monetizzare.
PFC, fortunatamente, è di tutt'altra pasta.
Ho letto di lui qualche tempo fa su Riders, mensile del direttore Roberto Ungaro e tra le migliori riviste del settore.
Pier è si il direttore della kermesse meneghina che - da un secolo a questa parte - rende il capoluogo lombardo "capitale mondiale delle due ruote", ma un rider nato.
Amante delle cruiser di Milwaukee, possiede qualche modello customizzato e partecipa ad alcuni raduni (come quello tenutosi a Roma lo scorso anno).
Il suo passato lo vide tra i responsabili stampa di Ducati e Juventus, ma non si vanta per niente.
Non ti guarda dall'alto verso il basso. E' disponibile quando può, schietto quando si trova in mezzo agli amici. Non importa se "virtuali" di Facebook o meno: pensa e posta idee ed immagini senza curarsi di qualche maligno.
Lo incontrai in questa edizione di EICMA; era incasinato fino al midollo, ma si concesse un paio di minuti col sottoscritto.
Non è che fu il nostro primo incontro. Con Pier siamo "virtual-friends" da più di un'anno, quando lessi di lui su Riders.
Ogni tanto ci sentiamo, gli chiedo come procedono le battagli tra Confindustria e compagnie assicurative per cercare di concretizzare delle soluzioni allettanti per noi centauri: gli automobilisti sono più avvantaggiati rispetto a noi.
Spiega tutto senza giri di parole e qualcosa si sta muovendo.
Merito suo che, nonostante l'abito d'ufficio, passa nelle vesti di Motociclista (con la M ben in evidenza), i tatuaggi e la voglia di girare su due ruote che contraddistingue noi dai predicatori; perennemente contro questo stile di vita.
Un perfetto "dottor Jekyll e mister Hyde", solo che non ha tendenze omicide.
Auguri Pier! Ricorda che c'è un'amico quaggiù pronto a spedirti una bella cassata siciliana (appena posso).
Ps: metterei la firma per arrivare a 53 anni come lui!
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