Day 2: tra affondi nel ranking e primi guasti
Ancora il raid non è entrato nel vivo e già si assistono a notevoli distacchi in classifica.
Stephane Peterhansel (Mini) si aggiudica la tappa odierna, balzando al comando della generale auto e portandosi appresso Sainz(Buggy). L'iberico è secondo di tappa, secondo in classifica generale ma con un ritardo inferiore ai 30" tra le due tappe disputate finora. Terzo tempo per il sudafricano De Villiers (Toyota), che comincia a scalare nel ranking generale dopo l'inconveniente della tappa inaugurale. Al-Attiyah (Mini) giunge al traguardo della stage 2 con 8' di gap dal vincitore di tappa e tre forature durante gli 800 km di prova, ma si ritrova ai piedi del podio nella generale. Sfortuna invece per Carlos Sousa, il vincitore dello stage 1 rimasto in panne col suo Haval pochi chilometri dopo il via.
Nei quad Patronelli torna a dettare legge vincendo la prova odierna e balzando al comando con 8' di vantaggio da Casale, il vincitore della prova antecedente che è giunto in sesta posizione.
Honda firma un'altra vittoria nelle moto ma lo fa con l'inglese Sunderland, il centauro anglosassone che si ritrova in terza posizione nel ranking generale ed a soli 2' abbondanti dal leader e compagno di squadra Barreda: secondo in prova e generale Lopez (KTM) con distacco analogo a Sunderland.
Nei camion giunge l'affondo più evidente di giornata, dove De Rooy vince la tappa infliggendo ben 13' di distacco al Kamaz di Shibalov ed altrettanti 11' al diretto avversario Nikolaev; balzando in testa nel ranking generale con 13' di vantaggio sul connazionale Van Vliet e 26' sull'iridato Nikolaev.
Prossima tappa la San Rafael - San Juan con quasi 670 km per moto - quad (292 di percorso, 373 di prova speciale) e 600 km per auto e camion (295 di percorso, 301 di prova speciale).
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