Holeshot, comando fin dall’ingresso di curva 1 e passo gara
veloce nonché costante: tre le caratteristiche principali, così come le
vittorie ottenute finora. Villopoto è tornato alla vittoria e lo fa da Daytona.
L’asso di Seattle si è imposto nel tracciato realizzato all’interno del glorioso
circuito della Florida, lo stesso che vede la firma di Ricky Carmichael trai
progettisti.
Stavolta Villopoto non ha sbagliato nulla, o quasi. Solo una
scivolata d’anteriore priva di piede in appoggio (come quella di Anaheim 1 ndr)
in cui – anziché essere incalzato da Roczen e tutti gli altri – l’ha visto
riprendere la gara in testa, tanto era il vantaggio accumulato nel corso del
Main. Superba anche la gara di Roczen, brillante quella di Wilson ed opaca
quella di Dungey. L’impossibilità a sorpassare il nuovo compagno di Villopoto –
e l’attacco attuato dal compagno tedesco a discapito suo e di Wilson – fa
presagire che il cambio generazionale è alle porte. Chi al debutto si è messo
in mostra – ma in altro modo – è stato Malcolm Stewart, fratello minore del più
noto James Bubba. Vittima di uno dei soliti attacchi aggressivi da parte di
Barcia, Malcolm non si è certo risparmiato in quanto a polemiche. Prima uno
spintone, poi ha scaraventato la moto dell’avversario a terra con un colpo di
gas. L’esordio nei grandi è iniziato male per il pilota di casa, così come per
il fratello maggiore ed anche per Mike Alessi. L’ultimo è finito a terra alla
curva 1 mentre era a caccia del terzo holeshot di fila, il primo invece
costretto ai box per problemi allo scarico causa contatto con lo stesso Alessi.
Una sosta lunga e rientro in gara da quinta piena, con il funambolico crossista
di colore che ha superato il wall di Daytona in pieno con un salto esorbitante,
di quello che ha lasciato a bocca aperta anche qualche ortopedico.
Adesso la carovana si sposterà nei dintorni di Detroit, con
il Ford Field che segna il ritorno alle gare indoor dopo la breve parentesi
Floridiana. Ritorno alle origini dunque, visto che questo sport è fatto di
spettacolo e spalti da stadio.
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