Crisi o non crisi, il motorsport del terzo millennio sembra aver perso quel poco di appeal gli anni precedenti. Griglie più fitte, carenza d'immagine e costi maggiorati hanno allontanato sempre più piloti ed aziende. Lo si può notare nella Formula 1 odierna, con i nuovi arrivati giunti attraverso quelle che vengono - ironicamente - definite "valigie".
Lo spazio sembra essere ridotto al minimo per alcuni talenti, speranzosi di approdare nella massima serie delle ruote scoperte dopo anni di sacrifici nel karting.
FIA ed CSAI hanno varato una nuova formula, in grado (probabilmente) di portare un vantaggio a due facciate nell'automobilismo cadetto.
Formula 4 è il suo nome, basata su campionati nazionali che andranno a sopperire quelli dell'esosa Formula 3: fucina storica di campioni passati e recenti come Mirko Bortolotti (qui) migrata a divenire una disciplina di carattere esclusivamente internazionale.
L'obbiettivo principale è quello di facilitare il passaggio kart-monoposto, reso possibile da costi inferiori rispetto alla F3.
Il propulsore, come specifica il regolamento della federazione massima, deve avere un prezzo massimo di €7.000 e percorrere 10.000 garantiti senza necessitare di revisione; ed ecco che entra in gioco Abarth.
L'azienda dello scorpione fornirà a tutti i partecipanti il suo 1.4 t-jet da 160 cv, versione ridotta di quello montato sulle punto evo da 180 cv. E' un propulsore noto, già collaudato monomarca Formula Abarth ed in grado di garantire le specifiche citate prima: pronto a mettersi in mostra già dalla prima gara (Vallelunga, 4 maggio 2014) fino alla ventitreesima ed ultima manche.
Adesso toccherà ad i nuovi talenti mettersi in mostra per accalappiare trofei e sponsor, continuando così nell'inseguimento del sogno più ambito da tutti i piloti, mentre comunicato stampa e calendario sono riportati qui.
Good run guys
+Abarth Fiat
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